La Guida ai migliori ristoranti d’Italia di Gambero Rosso premia ancora una volta Siracusa e la sua provincia: tante le “forchette” conquistate dagli chef e dalle cucine della nostra provincia, tra sorprese, conferme e nuove sfide.
Manca il massimo riconoscimento, vale a dire le “Tre forchette”, ma è probabilmente solo questione di tempo.
Intanto i palati più fini, quelli alla costante ricerca di buoni sapori e gusti che esaltano i prodotti del territorio, possono prendere appunti. Anche perché la Guida di Gambero Rosso premia anche le trattorie e i bistrot.
A Siracusa città “Due forchette” per Giovanni Guarneri e il Don Camillo, per Giuseppe Torrisi e il Cortile Spirito Santo e per l’Ostaria Siracusana con chef Alessandro Pittori. “Una forchetta”, invece, per il Tiranno (chef Valentina Galli) e per La Zaitunia dell’hotel Donna Coraly (chef Vincenzo Di Falco). “Un gambero” – unità di misura per i riconoscimenti alle trattorie, per la trattoria La Pigna. Capitolo bistrot: “Due coperchi” per Pourquoi Pas, un solo per Chiodo.
Spostandoci in provincia, poi, Noto è presente con ben 4 ristoranti, tutti con “Due forchette”: sono Crocifisso di Marco Baglieri, Vicari di Salvo Vicari, il W Villadorata Country Restaurant con lo chef Matteo Carnaghi braccio destro di Viviana Varese e il Principe di Belludia dell’hotel Il San Corrado, con lo chef Martin Lazarov. Noto presente anche con la citazione del ristorante Anche gli Angeli firmato dallo chef Giovanni Trombatore.
A Marzamemi, invece, “Due gamberi” per la trattoria La Cialoma e “Una forchetta” per il Cortile Arabo, stesso riconoscimento ottenuto da due ristoranti di Palazzolo Acreide: Estro Restaurant e Andrea Ristorante.
Restando nel cuore degli iblei, “Due gamberi” per U’Locale a Buccheri, mentre Augusta è presente anche quest’anno con I Rizzari, trattoria da “Due gamberi”.
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