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Sì all’autopsia per il 26enne di Noto morto in carcere. Ieri cimitero chiuso per l’estumulazione

Accolta la richiesta della famiglia che vuole vederci "chiaro"

Sono state svolte ieri mattina le operazioni di estumulazione del cadavere del detenuto 26enne originario di Noto morto in carcere a Ragusa nella notte tra il 15 e il 16 luglio.

Operazioni necessarie, per cui è stato anche chiuso il cimitero comunale per garantire che tutto avvenisse in maniera sicura, per permettere lo svolgimento dell’autopsia, dopo che il sostituto procuratore di Ragusa dott.ssa Marina Dall’Amico ha accolto favorevolmente la richiesta avanzata dall’avvocato Giuseppe Cultrera, avvocato difensore della famiglia, nominando contestualmente Ctu i dott. Franco Coco e Pietro Zuccarello.

Adesso si attendono i risultati (la salma è stata prelevata e portata al nosocomio di Avola, l’autopsia sarà svolta mercoledì pomeriggio) successivamente la famiglia presenterà le proprie deduzioni ma nel frattempo resta ferma sull’idea che “restano diverse cose da chiarire”, tra cui le ultime ore di vita del detenuto, gli strumenti utilizzati per suicidarsi – a quanto pare il 26enne si trovava in isolamento – e anche alcuni presunti ritardi nella comunicazione della morte alla famiglia. Da stabilire, inoltre, eventuali responsabilità su possibili interventi che avrebbe potuto evitare la tragedia.

 

 

 


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