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“Scacchi in Val di Noto”, la seconda edizione in archivio tra rievocazioni e sfide dal vivo

Nel pomeriggio occhi puntati sulla scacchiera allestita in centro storico, con la rievocazione di due partite storiche

Foto di Paolo Auditore

La seconda edizione di “Scacchi in Val di Noto” è andata in archivio portando con sé un successo in termini di numeri (partecipanti e spettatori), riaccendendo la grande passione per il gioco degli scacchi all’ombra della Cattedrale.

L’organizzazione è stata curata dal Comune, in collaborazione con l’Asd Scacchistica Paolo Boi di Siracusa, del Corteo Barocco, della scuola danza Tersicore di Noto, della Pro Loco di Noto e dei Musici e Sbandieratori di Noto. Nella prima giornata si è svolto nei locali della Pro Loco il torneo semilampo (20’ più 10’’ a mossa) che è stato vinto da Maurizio Genovese (Mf) per spareggio tecnico con 5 punti su 6 a pari merito con Riccardo Alaimo (M), Giovanni Carmeni e Giovanni Furnari. Primo under 16  è stato Davide Pulvirenti, primo over 60 Salvo Tondo (Cm). Arbitro Carlo Vella di Catania.

C’è stato spazio anche per la letteratura e la musica folk, con l’estemporanea di poesia ispirata proprio al gioco degli scacchi e promosso dal Caffè letterario Federiciano M. Coffa e lo spettacolo itinerante del gruppo Gli Antiqua Trinacria.

Nel pomeriggio occhi puntati sulla scacchiera allestita in centro storico, con la rievocazione di due partite storiche.

La prima è stata la “variante del Matto di Boi e il Diavolo” con Vincenzo Puglisi nelle veste di Paolo Boi e Ludovica Galizia in quelle del Diavolo. L’episodio rappresentato sulla scacchiera si riferiva alle ultime sette mosse di una partita giocata da Paolo Boi contro il Diavolo nella quale il giocatore vince perché sulla scacchiera si raggiunge la  posizione finale nella quale i pezzi sono disposti a forma di Croce e sanciscono la fine del Diavolo.

Successivamente, il Corteo Barocco ha rappresentato la partita storica De Castellvi-Vinyoles del 1475, con protagonisti Salvatore Figura e Gioele Galizia. La partita è basata sul poema catalano “Scachs d’amor”. Il poema usa gli scacchi come allegoria dell’amore. Questa partita è la prima documentata con le moderne regole degli scacchi.

Ad arricchire il pomeriggio, la presenza dei figuranti del del Corteo Barocco, la partecipazione dei Musici e Sbandieratori di Noto e lo spettacolo di danza della scuola Tersicore.


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