“Non c’è stato alcun invito ufficiale e il Comune di Noto con il sindaco in testa sono estranei alla visita; non c’è alcuna bandiera sabauda che sventoli tra le bandiere istituzionali. A me sembra che Faust Scifo abbia preso una grossa cantonata senza avere la semplice accortezza di essere informato sui fatti; ma l’ha detto proprio lui: siamo in campagna elettorale“. Il sindaco di Noto Corrado Bonfanti interviene così dopo le proteste diffusesi per la presenza del principe Emanuele Filiberto di Savoia a Noto il prossimo 14 maggio da parte del coordinatore del circolo cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà (Leggi Qui)
“Il Comune – aggiunge il primo cittadino – non tirerà fuori alcun centesimo, mentre per quanto riguarda la cerimonia, a volere la presenza in città di Emanuele Filiberto sono state le associazioni degli Ordini dinastici di casa Savoia con il delegato regionale Francesco Atanasio di Siracusa, e il delegato di zona di Noto Francesco Maiore“.
Conferma, che poi arriva dallo stesso Ordine: “Il principe Emanuele Filiberto di Savoia è stato invitato dalla delegazione per la Sicilia degli Ordini dinastici di Casa Savoia, che promuove nel solco delle tradizioni assistenziali dei detti Ordini solo iniziative ed attività di natura benefica, caritativa, religiosa e culturale; la delegazione per la Sicilia degli Ordini dinastici di Casa Savoia, che sostiene per evidenti ragioni di cortese ospitalità, tutti gli oneri legati alla visita del Principe, nel 2014 ha provveduto a far restaurare a proprie spese lo stemma del Regno d’Italia che si trova affrescato nel palazzo Municipale e che versava in un grave stato di degrado alla pari dello stemma del Comune di Noto; nessun onere, costo o spesa di qualsivoglia natura grava o graverà sulle finanze comunali; il principe Emanuele Filiberto di Savoia sarà presente a Noto per partecipare alla Santa Messa nel corso della quale sarà consacrata limmagine votiva della Beata Maria Cristina di Savoia, elevata alla gloria degli altari da Sua Santità il Papa Francesco nel 2014 e per venerare le reliquie di San Corrado“.
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