“Insensibile a tutti i richiami, agli accorati inviti, alle urla di sofferenza di una intera comunità, il sindaco con cocciutaggine non ha voluto ascoltare nulla e nessuno, provocando disastri che sono sotto gli occhi di tutti“. Così Aldo Tiralongo, ex consigliere comunale del Comune di Noto sui lavori del Piano alto.
“Un intero quartiere squarciato, ridotto in macerie, commercianti disperati, abitanti soffocati dalla polvere che si alzava al transito dei veicoli, dapprima inibito poi consentito, strade diventate un attentato alla incolumità delle persone. Le più elementari regole di sicurezza violate. I lavori bloccati per settimane e settimane – sottolinea -. Poi un maldestro gioco di prestigio o una acrobazia circense, di certo una sconcertante delibera di giunta del 2 marzo 2017, la numero 46: le proteste dei cittadini e del movimento Passione Civile diventano evento imprevisto e imprevedibile per giustificare una variante d’opera“.
A distanza di 10 mesi dall’inizio dei lavori, quindi, e di numerose proteste contro l’asfalto, la decisione di pavimentare con mattoni autobloccanti.
“Al di là della validità tecnica della scelta degli autobloccanti – assolutamente inadatti per strade dove il passaggio veicolare è intenso – sconcerta ancora una volta l’arrogante insensibilità del sindaco, la sua cecità e inadeguatezza. In esecuzione della delibera di giunta n. 46/2017 tutte le strade del Piano Alto interessate dai lavori sono state totalmente sbarrate, inaccessibili, trasformando un quartiere squarciato e vilipeso in un deserto. I commercianti in ginocchio e sull’orlo del fallimento. I cittadini isolati – prosegue Tiralongo -. Da circa due mesi neppure una autoambulanza, un pattuglia delle forze dell’ordine, un mezzo dei vigili del fuoco, potrebbe accedere per dare soccorso. Se la conclusione di lavori pubblici, consegnati nel maggio 2016, viene rinviata da gennaio 2017, come inizialmente previsto, al luglio prossimo, raddoppiandone di fatto la durata, dimostra e conferma incapacità amministrativa, l’isolamento cui il quartiere è costretto rappresenta un rischio gravissimo alla salute ed incolumità delle persone, private da qualsiasi possibilità di chiedere soccorso e di agire con immediatezza ed urgenza per qualsiasi emergenza dovesse verificarsi. Ciò è insostenibile. Per queste ragioni, dinnanzi alla cecità e insensibilità di chi ci amministra, non resta che rivolgersi alle autorità di Polizia, perché la salute e incolumità delle persone non può subire deroga alcuna, soprattutto ad libitum”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni

