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Noto, la coincidenza tra la scoperta delle radici familiari e la serie White Lotus potrebbe diventare un docufilm

Il docufilm sarà anche un tributo al padre di Corrado, pittore di talento e figura centrale nella sua vita, a cui è stata dedicata nel 2018 una sala presso Palazzo Nicolaci a Noto

Il regista e scrittore Corrado Rizza, che vive ormai da molti anni in America, si sta concentrando su un nuovo progetto cinematografico ispirato a una scoperta personale che lo ha profondamente colpito. Durante un viaggio a Roma, nella casa della madre, Rizza ha trovato lettere antiche custodite dal padre, scomparso nel 2012. Sebbene il padre avesse accennato in passato a queste lettere, solo ora Corrado ha potuto apprezzarne il valore, scoprendo un legame diretto tra il nonno e il barone Don Antonino Di Lorenzo, figura storica della nobiltà siciliana. Per confermare questa scoperta, Rizza si è avvalso della consulenza del genealogista Sebastiano Pasquini, curatore del Registro Araldico Italiano, che dopo accurate ricerche, ha provveduto a registrare ufficialmente la discendenza e lo stemma di famiglia, ma anche dei preziosi aneddoti del prof. Corrado Di Lorenzo discendente della nobile famiglia e molto conosciuto a Noto.

La scoperta delle lettere è avvenuta in una coincidenza sorprendente: mentre guardava il sesto episodio della seconda stagione di White Lotus, ambientato proprio a Testa dell’Acqua, luogo delle sue vacanze d’infanzia, Quasi come un segno del destino, Rizza ha notato che anche nella trama della serie i personaggi si recano in Sicilia alla ricerca delle proprie origini. Questo parallelismo con la sua esperienza personale, unito al ritrovamento delle lettere che attestano la volontà del barone Di Lorenzo di riconoscere moralmente suo nonno come figlio legittimo, ha spinto Rizza a trasformare questa storia in un docufilm.

La famiglia Di Lorenzo è stata una delle più influenti famiglie nobiliari siciliane. Don Antonino Di Lorenzo, archeologo e sindaco di Noto, ha lasciato una ricca eredità culturale. Grazie alla perizia genealogica di Sebastiano Pasquini è stato possibile ricostruire la discendenza familiare.

Il docufilm sarà anche un tributo al padre di Corrado, pittore di talento e figura centrale nella sua vita, a cui è stata dedicata nel 2018 una sala presso Palazzo Nicolaci a Noto, realizzata per volere dell’allora sindaco Corrado Bonfanti, figura chiave per la valorizzazione del patrimonio culturale della città. Il Val di Noto, oggi al centro dell’attenzione internazionale per la sua bellezza e il suo patrimonio storico, farà da sfondo a questo racconto unico.

“Non ho alcuna pretesa sull’eredità materiale, ma questa straordinaria coincidenza e la scoperta delle lettere mi hanno emozionato profondamente e anche se comportera’ un grosso impegno, farò del mio meglio per raccontare una storia che celebri mio padre, le tradizioni locali e l’importanza culturale delle famiglie nobiliari siciliane, ha detto Rizza.


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