Noto, inaugurato il Baby Pit Stop Unicef: il terzo della provincia

Inaugurato ieri al Centro Allattamento Noto Cafè Bebè, in via Pier Capponi 30, il Baby Pit Stop (BPS) Unicef.

Il BPS prende il nome dalla nota operazione del “cambio gomme + pieno di benzina” che viene effettuata in tempi rapidissimi durante le gare automobilistiche di Formula Uno. Nei BPS il cambio riguarda il pannolino e il “pieno” è di sano latte materno, ricco di nutrienti e di anticorpi, ma anche attraverso il biberon. Ogni mamma e il suo bambino sono, quindi, benvenuti.

L’Unicef, nell’ambito dell’iniziativa “Ospedali e Comunità Amici dei Bambini”, si è posta come obiettivo quello di istituire 1.000 BPS su tutto il territorio nazionale e quello di Noto si aggiunge agli altri due BPS già presenti nel territorio della provincia di Siracusa: Marzamemi, istituito nel 2015 e quello del Centro Commerciale I Papiri, a Siracusa e inaugurato nel giugno di quest’anno.

Si tratta senz’altro di un importante riconoscimento per la comunità di Noto e per questa piccola realtà, il Centro Allattamento appunto, che vuole essere di supporto alle mamme in difficoltà con la bellissima arte dell’allattamento materno. Un riconoscimento, questo, che appare ancora più significativo, se si pensa che, uno dei più recenti BPS istituiti si trova nei bassi delle Scuderie del Quirinale a Roma, per permettere alle mamme in visita alle numerose mostre che si succedono in quelle stanze, di trovare un angolo in cui nutrire e cambiare il proprio bambino, in tutta tranquillità.

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del comitato provinciale Unicef, con la sua presidente, Pina Cannizzo, e del consigliere nazionale, Carmela Pace. Per il Comune di Noto, invece, ha presenziato il vice sindaco, Corrado Frasca.

A fare gli onori di casa Elisa Gumina, consulente del Centro Allattamento di Noto: “è un onore per me ospitare qui, nel mio piccolo Centro, un BPS Unicef. Promozione e supporto dell’allattamento al seno sono diritti che ogni comunità dovrebbe garantire a ogni bambino e a ogni mamma. E’ innanzitutto una questione di salute per entrambi, ma è anche la relazione tra loro a trarne beneficio”.