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Noto, il Movimento 5 Stelle Siracusa Sud accanto agli agricoltori in protesta

"Noi come gruppo territoriale Siracusa Sud siamo pronti a scendere in piazza insieme agli agricoltori per ribadire il secco no alle politiche scellerate del governo Meloni"

“Seguiamo con grande attenzione le proteste degli agricoltori, in Italia e nel resto d’Europa, perché la politica sembra aver completamente dimenticato il settore. Siamo e saremo al fianco degli agricoltori e degli imprenditori del comparto agricolo che in questo momento, da nord a sud e nel resto dell’Europa, stanno lanciando il grido d’allarme per una situazione oramai divenuta insostenibile. Noi come gruppo territoriale Siracusa Sud siamo pronti a scendere in piazza insieme agli agricoltori per ribadire il secco NO alle politiche scellerate del governo Meloni, nemico del popolo, e contro le smisurate politiche dell’Unione Europea che in questo momento non tutelano i settori primari come l’agricoltura e la zootecnia. Nello specifico l’organizzazione degli imprenditori agricoli iblei ha attenzionato molte delle ragioni che spingono gli agricoltori a scendere in piazza, in primis la contestazione della Pac (Politica Agricola Comune) e del “Green Deal” applicato all’agricoltura”. A dirlo il coordinatore territoriale di M5S Siracusa Sud Corrado Fioretti.

“Si contesta il decreto legislativo – prosegue – n. 198/2021 che ha definito “Pratiche Sleali”, in modo da favorire un’equa distribuzione del valore all’interno delle filiere agricole ed accelerare sul contrasto a pratiche chiaramente sleali come l’imposizione di prezzi di vendita inferiori ai costi di produzione, attivazione degli strumenti necessari a garantire il divieto di vendita sottocosto coinvolgendo l’Autorità Garante per Concorrenza ed il Mercato sulla vigilanza dell’applicazione delle disposizioni che disciplinano le relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli, attivazione di un tavolo di riforma e rimodulazione dell’applicazione della Pac)”. Nei scorsi giorni Confagricoltura ha deciso di avviare una serie di iniziative a Bruxelles per chiedere che le richieste degli agricoltori vengano affrontate con maggiore sollecitudine, a tutela di un settore trainante della nostra economia che subisce le conseguenze economiche di uno scenario internazionale ad alta instabilità. Gli agricoltori sono i custodi del nostro territorio e devono essere messi in condizione di produrre con il minimo impatto possibile. In questo senso, sono fondamentali le nuove tecnologie e gli incentivi alle imprese agricole, come quelli da noi stanziati con Agricoltura 4.0, che servono appunto a produrre con il minore impatto possibile. Per tutti questi motivi, siamo molto preoccupati dai gravi tagli del governo, che ha deciso di depotenziare Agricoltura 4.0, di non agire sul caro mutui e di non prorogare importanti misure come l’esenzione IRPEF dei redditi dominicali e agrari, la decontribuzione per i nuovi imprenditori agricoli e gli agricoltori diretti under 40 e il credito d’imposta per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca”.


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