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Noto, “Fratelli di Sport”: contest sull’accoglienza coi giovani migranti… e una simpatica sfida ai rigori tra il vescovo Staglianò e il sindaco Bonfanti

Torneo di calcio a 5 e tiro alla fune: le attività ludico-ricreative rappresentano il primo passo per abbattere le frontiere e, in questo caso, le barriere mentali. Alla fine vincerà la comunità I Care, ma quel che importa è dimostrare che l'accoglienza e l'inclusione riguardano tanti aspetti della vita di tutti i giorni

Sport e integrazione camminano di pari passo e così l'associazione sportiva dilettantistica Netensia, presieduta da Vito Montalto, ha deciso di organizzare anche a Noto il contest "Fratelli di Sport". Un progetto promosso a livello nazionale anche dal Coni e che ha visto protagonisti i minori africani ospiti di due comunità locali (I Care e San Giovanni Bosco), pronti a sfidarsi

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