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Noto, Formica (vice presidente del Consiglio): “Sanità? C’è chi fa finta di conoscere e ne approfitta”

"L’opposizione non ha nemmeno idea di che cosa sia la programmazione sanitaria, tant’è che deve far riferimento al libro dei sogni della Cgil"

“La sanità in Sicilia e in particolar modo nella nostra provincia è sotto gli occhi di tutti. Nessuno di noi può farsi illusioni ma certi limiti non dovrebbero essere oltrepassati. Le “innumerevoli” iniziative dell’opposizione sul tema sanitario sono cadute e cadranno nel vuoto sia nelle Commissioni che nel Consiglio Comunale perché irrealistiche, effimere, il nulla. L’opposizione non ha nemmeno idea di che cosa sia la programmazione sanitaria, tant’è che deve far riferimento al libro dei sogni della CGIL. Semplice speculazione elettorale”. Lo dice Adriano Formica, vicepresidente del Consiglio comunale e rappresentante di Netini in Movimento.

“Comincio da quella che – prosegue – per chi fa finta di conoscere, è la richiesta h24 del PS: un PS è un servizio deputato esclusivamente all’urgenza e quello di Noto anche se si trovassero Medici, Infermieri, Autista e ambulanze non avrebbe tutto il contorno essenziale per il salva vita cioè Cardiologo Anestesista/rianimatore, Internista, Chirurgo, Radiologia e Laboratorio Analisi e quindi i Reparti di Medicina e Chirurgia Generale. Non può dunque essere un PS. Nel concreto, così come in altre realtà vicine (Scicli Ospedale Busacca), si dovrebbe istituire un Presidio Territoriale di Emergenza (PTE) che ci garantirebbe h24 la presenza di un Medico, due Infermieri più ambulanza con il personale Soccorritore per turno, assicurando un primo intervento per poi indirizzare il paziente in una struttura idonea alla gravità del caso. Non si può invocare il rispetto della normativa sulla rete ospedaliera e contemporaneamente richiedere l’incremento del personale infermieristico dimenticando che nella sopracitata normativa il reparto di Ortopedia non è previsto al Trigona”.

“I reparti – continua – non presenti al Di Maria di Avola o meglio all’Ospedale Unico DEA di I° livello Avola/Noto non si possono richiedere in quanto la Neurochirurgia, la Pneumologia e Malattie Infettive sono previste solo nei DEA di II° livello che purtroppo a tutt’oggi non abbiamo nemmeno la certezza che l’Ospedale di Siracusa lo diventerà, mentre siamo in attesa da anni della nomina del Commissario per iniziare i lavori di costruzione del nuovo ospedale. Si può convocare il Distretto Socio-Sanitario 46 solo per le proprie competenze cioè anziani, disabili, infanzia e inclusione sociale. I cinque Comuni appartenenti non hanno nessuna valenza a discutere e interagire con i Vertici dell’ASP in merito all’assistenza e problematiche ospedaliere.  In conclusione e così come ribadito il 17/07/2023 nella Conferenza dei Capi-gruppo (presenti tutti) proponevo e ripropongo l’istituzione di un tavolo tecnico con tutte le Organizzazioni Sindacali del settore Sanità ma soprattutto invitavo e invito il Sindaco di Siracusa come capo fila ad indire una Conferenza dei Sindaci che è l’UNICO Organismo Rappresentativo a cui spetta il diritto e dovere di esprimere i bisogni sanitari delle Comunità amministrate. Mi chiedo anche perché tale Conferenza dei Sindaci viene di continuo convocata nella Provincia di Ragusa (l’ultima il 18 gennaio e con una data prossima già prefissata il 16 febbraio) mentre nella nostra Provincia risale alla convocazione del Sindaco Garozzo nel 2017 ahimè per condividere ed approvare l’attuale dotazione della nostra Provincia, una Waterloo politica perché non furono sentite prima le OO.SS. che avrebbero delucidato tecnicamente come intervenire per migliorare e potenziare la dotazione organica della provincia . Purtroppo ne subiamo ancora le conseguenze”.

“Aspettiamo – conclude – con ansia la nomina del nuovo Direttore Generale per intavolare da subito l’attuazione del Piano del fabbisogno dell’ASP per colmare il vuoto dell’organico che ammonta a ben 778 posti. Solo così si possono attivare i Reparti previsti, nuovo personale dedicato agli Ospedali di Comunità e all’assistenza domiciliare per i disabili gravissimi/gravi e soprattutto veder finalmente decollare i famosi PTA o Case di Comunità che rappresentano la vera ed adeguata alternativa agli accessi impropri ai P.S. e una drastica riduzione delle liste d’attesa, il potenziamento della rete di emergenza nell’istituire i PTE dove occorrono vedi Noto, rimpinguando il personale dei 118 che risulta carente e pensando anche a far si che da privato o partecipato diventi dipendente ASP. Per ultimo ma non meno importante e anche qui occorrerebbe un po’ di onestà nel riferire i fatti: il DM 70/2015 prevede i posti letto al 3,7 per mille abitanti nel Servizio Sanitario Nazionale di cui 0,7 per i reparti cronici e non nel singolo distretto. La Regione Sicilia nel 2015 ha diviso la regione in bacini e Siracusa è nel comprensorio di Catania. Purtroppo questo limite di 3,7 è stato superato perché ne fanno parte i posti letto dei privati. Dunque vi prego di essere veritieri per questa ennesima sconfitta della nostra Provincia. Per tutto questo da consigliere non firmerei mai la mozione presentata da una parte dell’opposizione anche se la difesa del diritto alla salute è un nostro diritto essenziale e se dovesse arrivare in Consiglio Comunale ribadirei i concetti sopra espressi per essere verbalizzati: pur rischiando di essere impopolare il mio voto sarebbe no”.


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