Noto, Patrimonio dell’Umanità, si prepara ad accogliere un evento che unisce tradizione e arte contemporanea: durante l’Infiorata di Noto, che si svolge lungo la suggestiva via Nicolaci, trasformata in un meraviglioso tappeto di petali di fiori, in questo contesto di festa e bellezza, si inserisce la mostra di Andrea Chisesi, intitolata “Noto in Festa”, che sarà inaugurata l’11 maggio 2025 alle ore 18:00 presso i Bassi di Palazzo Nicolaci di Villadorata.
L’osservatore è spinto a confrontarsi con l’effimero, la bellezza e il passaggio del tempo, elementi che permeano la visione dell’artista Milanese. La mostra sarà visitabile fino all’11 giugno 2025.
La Collezione di Chisesi riflette sulla memoria, la transitorietà e la bellezza della vita, temi che si intrecciano perfettamente con l’atmosfera dell’Infiorata, essa evoca, con poesia e profondità, l’immagine dei fuochi d’artificio, simboli di festa e di esplosione di gioia collettiva, ma anche metafore della fugacità e della continua rigenerazione della natura. L’artista, che ricorda il proprio stupore infantile davanti ai fuochi pirotecnici delle feste siciliane, ha sempre visto in quell’esplosione momentanea di luce e colore un parallelo con il ciclo della vita stessa.
Come egli stesso afferma:
“I fuochi sono il mio ricordo più caro da bambino, quando mio padre mi portava dai nonni a Palermo per le feste, rimanevo affascinato dall’esplosione di colore e dai giochi pirotecnici che a Milano non avevo mai visto. La vita, come un artificio, ti stupisce e ti lascia meravigliato, è l’istante della massima estensione dell’esplosione, è dinamismo dei colori. Nel momento in cui vedi il suo massimo splendore, il fuoco si è già spento, è finito, così come la vita stessa che parte da una piccola scintilla, si espande nella sua massima bellezza e poi si spegne.”
In questa riflessione sul tempo e sull’esistenza, le opere di Chisesi non si limitano a ricreare il momento di estasi visiva tipico del fuoco d’artificio, ma mettono in scena anche la sua fragilità. Accanto alle spettacolari esplosioni di colore, si insinuano figure minuscole – l’uomo, la coppia, la famiglia, il popolo – soggetti che assistono alla meraviglia del loro destino, testimoni di un miracolo che si consuma nell’istante stesso in cui esplode. La presenza di piccoli fiori tra le scintille suggerisce la continuità del ciclo della natura, il suo rinnovarsi senza fine, e la perennità dell’effimero. Ogni opera diventa così una meditazione sulla necessità di celebrare la bellezza del presente, prima che essa svanisca.
“Noto in Festa” si propone dunque come un’installazione in cui l’osservatore non è semplicemente spettatore di un effetto visivo, ma è chiamato a riflettere sulla sua stessa esistenza, sulla sua relazione con la memoria e con la natura che lo circonda. Un invito a cogliere l’istante, come il fuoco che, nella sua esplosione, riesce a raccontare l’energia di una vita che sfugge al controllo, ma che, al contempo, si rinnova incessantemente. La mostra non è solo un omaggio alla città di Noto, con la sua tradizione di feste pirotecniche, ma un’indagine più profonda su ciò che esse rappresentano: un legame fra l’uomo e il suo ambiente, fra la memoria collettiva e l’individuale, fra la bellezza della natura e la sua inevitabile transitorietà. Un messaggio di pace e di unione che parte dall’abbraccio degli amanti di Chisesi che egli veste di luce.
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