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Noto, durante il voto: le file, la mamma al seggio con il figlio, le suore, le proteste

Il racconto e qualche curiosità dai seggi elettorali

Lontani dai numeri, dai presunti ritardi nella comunicazione dei dati – a dire il vero tutte le 22 sezioni risultavano scrutinate già a metà pomeriggio di lunedì – e dalle polemiche sulle operazioni di voto rallentate dalla presenza dei bollini anti frode, ci sono alcune simpatiche storie che arrivano dai seggi elettorali di Noto.

Tra queste, sicuramente, quella di un’elettrice che è andata a votare accompagnata dal figlio minorenne e che entrando nel seggio, in attesa di ricevere le tre schede, ha raccontato di essere lì perché “il figlio le aveva chiesto di votare per il suo futuro”. La scena finale? Il figlio che chiede alla mamma: “hai votato bene?”. Cuore di mamma.

Qualche elettore un po’ nervoso, che non si è sentito particolarmente rappresentato dalla politica di oggi, ha deciso di complicare le cose a qualche presidente di seggio: si è fatto registrare e poi ha rifiutato le schede, chiedendo che venisse messo a verbale. Ma risulta, comunque, come se avesse votato. Un malumore rappresentato anche da altri elettori, con oltre 500 tra schede bianche o nulle.

E poi ancora la storia di tre suore domenicane, la più grande di 94 anni, ancora in fila per esprimere il voto, aspettando il proprio turno mentre in un altro corridoio un paio di persone decisamente più giovani si lamentavano per l’attesa (del resto se poi i torni non contano mica ne rispondono loro).

 


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