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Noto, Documentaria: vincono “N’en parlons plus” e “The Homes we carry”. Premio Amnesty a “Go, friend, go”

Il ritorno a Noto ha consentito, inoltre, l’iniziativa Oltre lo schermo: un caffè coi registi, insieme con il Caffè Sicilia, con l’idea di abbattere le distanze tra pubblico e registi, autori e spettatori

Grande successo per il ritorno a Noto di Documentaria, Festival Internazionale del Cinema Documentario. Dopo 6 anni di assenza e le due ultime edizioni svolte a Palermo, il Festival torna nella sua città d’origine grazie anche al sostegno e alla volontà del Comune di Noto. Realizzato da FrameOff e Arte Senza Fine con il supporto, tra gli altri, di ARPA Sicilia e la collaborazione di numerose realtà regionali e nazionali, Documentaria ha animato la città netina con cinque giornate di eventi gratuiti interamente dedicati al cinema del reale.

Anteprime, incontri con i registi, approfondimenti e tributi che hanno fatto da cornice ai due consueti concorsi cinematografici: Visioni Doc Italia, la sezione del Festival rivolta alla migliore produzione documentaristica nazionale, e Visioni dal mondo, la competizione internazionale dedicata, quest’anno, al 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

La giuria nazionale, composta da professionisti e docenti del settore, ha attribuito tre riconoscimenti: Miglior Documentario Italiano a N’en parlons plus di Cécile Khindrian e Vittorio Moroni; Miglior Fotografia a N’en parlons plus di Cécile Khindrian e Vittorio Moroni; Miglior Montaggio a La Ricerca di Giuseppe Petruzzellis. Per la stessa sezione, è stato attribuito anche il Premio del Pubblico a After The Bridge di Marzia Toscano e Davide Rizzo, consegnato dal Sindaco di Noto Corrado Figura in rappresentanza dell’intero territorio.

Per la sezione Visioni dal mondo sono stati assegnati i seguenti premi: Miglior Documentario Internazionale a The Homes We Carry di Brenda Akele Jorde; Premio Diritti Umani – Amnesty International a Go, Friend, Go di Gabriele Licchelli,
Francesco Lorusso e Andrea Settembrini.

Quest’ultimo riconoscimento è frutto della collaborazione con Amnesty International Italia, rappresentata a Noto dalla Direttrice Ileana Bello che, nella serata inaugurale, ha ribadito l’importanza del rapporto sinergico fra cinema e tutela dei diritti umani. Proprio con Amnesty International Italia, in aggiunta a ZaLab, è stata curata la sezione fuori concorso Right To Strike, con le proiezioni evento di Cile – Il mio paese immaginario di Patricio Guzmàn e The Sun Will Rise di Ayat Najafi. Assegnato anche il prestigioso Premio Ambiente istituito nel 2021 in collaborazione con ARPA Sicilia ed attribuito quest’anno da una delegazione di studenti dell’Istituto Superiore Matteo Raeli di Noto, nell’ambito del Concorso Cinema, Ambiente & Scuola, a Flegrea Un futuro per Bagnoli di Stefano Romano.

Ma il Festival è stato anche occasione di crescita professionale per il territorio attraverso DocumentariaLab, contenitore all’interno del quale sono confluite tutte le attività formative in programma rivolte al pubblico e svolte da illustri esponenti della cultura cinematografica italiana. Preziose, in tal senso, le collaborazioni con le realtà di Scuola FuoriNorma, Società Umanitaria – Cineteca Sarda e Archivio Cinescatti di Lab80.

Il ritorno a Noto ha dato inoltre il via ad una nuova sezione: Oltre lo schermo: un caffè coi registi, realizzata in collaborazione con il Caffè Sicilia e nata con l’idea di abbattere le distanze tra spettatori e registi e creare ulteriori momenti d’incontro e approfondimento. “La grande partecipazione dà la misura di quanto sia importante creare sul territorio momenti di riflessione ed approfondimento sulle grandi vicende del nostro tempo – dichiarano gli organizzatori di Documentaria – Siamo felici della risposta del pubblico ed un ringraziamento va a tutte le realtà istituzionali, private, regionali e nazionali, nonché a tutti gli ospiti, che ci hanno permesso di aprire questa finestra sul mondo.”


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