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Noto, detenuto si barrica in cella e appicca il fuoco. Salvato da un agente

Poliziotto portato in ospedale, poi dimesso

Pomeriggio movimentato nel carcere di via Garibaldi a Noto ieri. Un detenuto ha dato fuoco alla propria cella dopo essersi barricato all’interno, minacciando di togliersi la vita.

Le fiamme e il fumo hanno rapidamente invaso la sezione detentiva. A evitare il peggio è stato un agente della polizia penitenziaria che, constatata la gravità della situazione, ha deciso di intervenire entrando nella cella satura di fumo, riuscendo a mettere in salvo il detenuto, ma l’inalazione dei fumi tossici lo ha costretto al ricovero d’urgenza. Questa mattina, fortunatamente, l’agente è stato dimesso dall’ospedale.

A raccontarlo il sindacato Osapp, che ha parlato di “atto eroico”. “Mettere a repentaglio la propria vita per salvare quella di un detenuto non può che considerarsi tale”, ha dichiarato il segretario provinciale, auspicando che l’Amministrazione penitenziaria valuti un encomio ufficiale per l’agente.

Dalla vicenda emerge però anche la denuncia delle criticità che affliggono il sistema carcerario. “Il carcere di Noto – spiega l’Osapp – soffre una carenza d’organico di circa il 40%. Alle promesse istituzionali non sono seguiti i fatti, né in termini di aumento del personale né di misure per contrastare le aggressioni ai poliziotti penitenziari”.

Il sindacato ricorda inoltre come, al carcere di Siracusa, sette dei tredici agenti assegnati di recente abbiano già lasciato il servizio. “Il personale non può più accettare di essere bersaglio passivo di detenuti aggressivi – conclude l’OSAPP –. È una sconfitta per le Istituzioni e un segnale allarmante che non può essere ignorato”.


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