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Noto, al Cumo l’incontro con il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti sui neuroni a specchio

Sarebbero quei neuroni che permettono di spiegare alcuni processi cognitivi e dell'apprendimento, ma anche quelli relativi alle emozioni e all'empatia

“Il meccanismo specchio: un meccanismo per spiegare gli altri”, questo il titolo della lectio magistralis ospitata dal Cumo di Noto e che è stata tenuta dal prof. Giacomo Rizzolatti, scienziato di fama internazionale a cui si attribuisce la scoperta dei cosiddetti neuroni a specchio. Sarebbero quei neuroni che permettono di spiegare alcuni processi cognitivi e dell’apprendimento, ma anche quelli relativi alle emozioni e all’empatia.

A oltre trent’anni dalla loro scoperta, i neuroni a specchio continuano a influenzare discipline e campi di studio eterogenei, andando ben oltre i confini delle neuroscienze tradizionali. Quella che inizialmente sembrava una scoperta confinata alla fisiologia cerebrale, ha finito per sollevare interrogativi più ampi sul funzionamento della mente umana e sul nostro modo di relazionarci agli altri.

L’appuntamento, a cui hanno partecipato oltre 200 persone, rientrava nelle attività scientifico-divulgative del laboratorio di Neuroscienze Cognitive e Sociali fiore all’occhiello della proposta formativa del Cumo e diretto dal prof. Carmelo Mario Vicario. Sono stati la prof.ssa Simona Massimino, ricercatrice di Psicologia generale del Cospecs e il prof. Vincenzo Perciavalle, docente di Fisiologia all’Università Kore di Enna, ad introdurre l’intervento del prof. Rizzolatti.

“Ci sono scoperte che non si limitano a chiarire un fenomeno – ha detto la prof.ssa Massimino – ma aprono un’intera visione sul funzionamento della mente e sulla nostra natura relazionale. I neuroni a specchio sono una di queste. Capire l’altro non è una cosa che avviene fuori di noi, ma è qualcosa che accade dentro di noi, attraverso il corpo, il cervello e sistemi che ci connettono all’altro in modo automatico, immediato ed ematico”.

Nel corso della sua lectio, il prof. Rizzolatti ha ricostruito i passaggi fondamentali che portarono all’identificazione del sistema specchio, evidenziandone le implicazioni in settori quali l’empatia, l’apprendimento sociale, la psicologia evolutiva, la clinica dei disturbi dello spettro autistico, l’estetica, la robotica e la filosofia della mente.


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