Il giovane R.A., all’epoca dei fatti ancora minorenne, era chiamato a rispondere del reato p. e p. dall’art. 544 quinquies comma 3, perché, avrebbe impiegato il proprio cavallo in una competizione tra animali non autorizzata, di cui al comma 1 dell’art. citato, svoltasi nella nota zona balneare di Noto.
Al termine dell’udienza preliminare il G.U.P. del Tribunale per i Minorenni di Catania, in accoglimento delle doglianze difensive sostenute dall’Avv. Francesco Piccione e tenuto conto del comportamento del giovane imputato che è dedito al lavoro e lontano da ambienti devianti, ha assolto l’imputato, pronunciando una sentenza di “non luogo a procedere” .
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