In tendenza

Nel logo dell’Italia alla Fiera delle Vacanze di Vienna mancano Sicilia e Sardegna. L’assessore Prado: “mancanza di rispetto”

Protestano i sindaci siciliani che sono presenti alla Fiera delle vacanze a Vienna nel corner della Sicilia, tra cui Noto e Sortino

Nel logo che rappresenta l’Italia nello stand della Calabria alla Fiera delle Vacanze in corso aVienna, mancano la Sicilia e la Sardegna. Lo segnalano esponenti politici siciliani sottolineando che nell’immagine che rappresenta il nostro paese, attraversato da un tricolore e con la scritta “Italien”, sono state dimenticate le due isole maggiori. La presenza italiana, grazie all’Ambasciata d’Italia in Austria, insieme a Enit e Agenzia Ice, è rappresentata dalla Regione Calabria, Veneto e Friuli Venezia Giulia oltre che da un’associazione di comuni siciliani per promuovere le bellezze artistico-culturali del nostro Paese.

“Probabilmente è una gaffe degli organizzatori
– ha detto il deputato-questore all’Assemblea siciliana, Vincenzo Figuccia (Lega) -. Ciò però fa presagire che probabilmente ci sia poca attenzione verso le due regioni italiane, che per antonomasia, sono le regine del turismo, soprattutto estero, in Italia. Dispiace far notare questa incresciosa mancanza che sicuramente danneggia la nostra regione, e specialmente gli operatori turistici siciliani, che ogni anno, compiono grandi sforzi per essere competitivi e attrattivi verso il turismo di provenienza europeo ed extra europeo – aggiunge – Chiedo formalmente al ministero del Turismo italiano di non assecondare quanto accaduto facendo sentire la voce del governo affinché ciò non accada più, e che ci sia grande rispetto per la regione siciliana che ha nel proprio Dna la vocazione al turismo”.

“Si tratta di una gaffe macroscopica che danneggia l’immagine delle due isole e dei suoi operatori turistici – afferma il coordinatore siciliano M5S Nuccio Di Paola – ma è anche la plastica dimostrazione della facile disattenzione nei confronti delle due isole, che, per un verso o per l’altro, sono spesso e volentieri penalizzate. Un logo del genere non doveva uscire nemmeno dalla stampante, altro che arrivare fino a Vienna. Chi lo ha permesso se ne assuma le responsabilità”.

Protestano i sindaci siciliani che sono presenti alla Fiera delle vacanze a Vienna nel corner della Sicilia, che si trova proprio di fronte allo stand della Regione Calabria, dove il logo dell’Italia è rappresentato senza la Sicilia e la Sardegna.Per gli amministratori dei Comuni di Erice (Trapani), Sortino (Siracusa), Noto (Siracusa) e Piazza Armerina (Enna) “non è ammissibile che in una Fiera così importante per il turismo internazionale vi sia il padiglione della Calabria che tagli di netto le due isole principali della Sicilia e della Sardegna: in un momento in cui si tenta di avviare una politica nuova sul turismo nazionale e regionale crediamo che questo non sia ammissibile, è un atto di scorrettezza istituzionale e chiediamo agli organi competenti di intervenire. Si diceva l’Italia finisce a Bari, in realtà qui non è una provocazione. Probabilmente è un errore di un grafico, ma il grafico è italiano non austriaco. Noi siamo qui per promuovere la Sicilia e vedere che in questo grafico le due isole non ci sono non è corretto, speriamo che si ravvedano“.

Per il sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato, “rimane l’amarezza in bocca, abbiamo sempre immaginato, promuovendo l’Italia, di promuovere un pacchetto unico, cioè la nostra Italia dove ci sono la Sicilia e la Sardegna. Vedere questa immagine all’estero sicuramente ci mortifica e chiediamo agli organi nazionali di programmare una promozione dell’Italia a trecento sessanta gradi”.

E Massimo Prado, assessore al Turismo a Noto, capitale del barocco, afferma: “L’unica cosa che viene da pensare è che sia un brutto scherzo, perché non è possibile che qualcuno abbia voluta realizzare qualcosa del genere volutamente, stentiamo a crederlo. Non raffigurare la Sicilia e la Sardegna è qualcosa di incredibile, speriamo che si intervenga e che non si verifichi più questa mancanza di rispetto”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni