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“Le vie dei Tesori”, a Noto si scoprono le “pietre sacre”, unica unità di misura per i palazzi barocchi

Le Vie dei Tesori porteranno anche in due palazzi tra più importanti della città, ma non si tratterà del percorso abituale di visita

Si potrà entrare di notte (unica possibilità sabato dalle 20.30 alle 23) nella cattedrale di San Giovanni Battista a Ragusa e scoprire quel manto barocco che è nato da Carmelo Cultraro e dei fratelli Gianforma; o scoprire il nuovo percorso museale del Museo del Costume, a Scicli, e immergersi nella storia della moda di un secolo, da metà Ottocento a metà Novecento, tra crinoline, merletti, velluti di seta e bastoni da passeggio. A Noto, invece, si va per palazzi scoprendo ambienti inediti di magioni nobiliari e si seguono le guide contando i balconi barocchi intagliati nel morbido tufo. Secondo e penultimo weekend delle Vie dei Tesori nel Val di Noto – sabato 14 e domenica 15 ottobre –  alla ricerca del filo barocco che lega Ragusa, Scicli e Noto, appena nominata Destinazione dell’anno da Food and Travel Italia 2023. Una provincia votata al turismo dove il pubblico cammina compatto e curioso tra palazzi nobiliari che paiono essersi cristallizzati nel tempo, campanili che di notte mostrano grazie inaspettate, grotte millenarie che hanno più di una storia da raccontare. Il programma è composito e pieno di proposte, costruito con Unicredit come main sponsor e con la collaborazione di Poste Italiane, in sinergia con Regione, Atenei, Comuni, Diocesi, gestori privati, istituzioni dello Stato, proprietari di palazzi nobiliari. E con le Terre dei Tesori aprono cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura.

Il festival a Noto – le visite guidate sono condotte dagli scout del Gruppo Agesci Noto 1 – non può non raccontare la città rinata dopo il sisma del 1693. E la narrazione deve per forza partire dal Museo dei Mecenati del Barocco: la ricostruzione della Noto attuale si fece seguendo solo tre misure per realizzare le decorazioni in pietra da taglio delle facciate, per evitare stravolgimenti e mantenere un certo stile comune: le nobili famiglie netine di comune accordo si attennero alle Pietre sacre del Barocco, che troverete esposte al museo. Ma le Vie dei Tesori porteranno anche in due palazzi tra più importanti della città, ma non si tratterà del percorso abituale di visita, piuttosto si entrerà nei saloni dei principi Nicolaci di Villadorata disegnati dal Gagliardi, ma anche e soprattutto in quattro ambienti inediti che danno su un cortile interno, recuperati dal Comune. Era invece la dimora della potente famiglia Trigona, marchesi di Canicarao e di Dainamare, il palazzo completato da Vincenzo Sinatra e dai fratelli Paolo e Bernardo Labisi: anche in questo caso il Comune è proprietario di metà della residenza e apre la Sala che è stata proprio dedicata a Rosario Gagliardi, l’architetto a cui si devono imponenti monumenti di Noto. Prevista anche una passeggiata condotta dalle guide autorizzate con degustazioni tematiche: questo weekend si tratterà la zucca in ogni sua variante.


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