Incendio a Vendicari, la testimonianza: “Serviva una ruspa, mi sono offerto: 173 metri di striscia tagliafuoco per bloccare le fiamme”

“Serviva una ruspa, un bulldozer ma non c’era tempo. Così mi sono offerto: ho preso il mio escavatore e guidato con professionalità e attenzione dal comandante della Forestale Francesco Campo ho cominciato a tracciare questa striscia tagliafuoco che ha evitato alle fiamme di scendere verso il mare e magari propagarsi ancora più dentro la Riserva di Vendicari”. Comincia così il racconto di Guglielmo Pacchione, proprietario dell’Agua Beach, rinomato lido privato in zona San Lorenzo al confine tra Noto e Pachino.

C’era pure lui ieri sera dove è scoppiato l’incendio nei pressi della Cittadella, in zona Vendicari. Un incendio che ha mandato in fiamme oltre 5 ettari di canneto, divampato poco dopo le 17. La Procura ha già aperto un’indagine, anche perché a quanto pare venerdì pomeriggio anche in zona Maccari e in zona Eloro ci sono stati incendi. E non può essere solo una coincidenza, così come non può essere un caso che tutto sia successo a pochi giorni dalla fine delle campagne antiincendio.

Sul posto per domare le fiamme c’erano i Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale e le squadre della Protezione Civile Avcn: hanno lavorato 12 ore per domarle, fino alle 6 di mattina.

“Sono arrivato sul posto – racconta Pacchione – perché mi avevano comunicato dell’incendio nei pressi del mio terreno. Non era nel mio terreno, ma nel frattempo che attendevamo i soccorsi, è nata questa discussione sulla difficoltà di reperire un mezzo per tracciare la striscia tagliafuoco. Mi sono proposto, l’avevo a meno di 2 km. Una striscia di 173 metri, spessa 20: abbiamo tolto canne e arbusti. Ed è andata bene: se il fuoco fosse entrato in altre zone, sarebbe stato difficile per i soccorsi raggiungerle in breve tempo”.