Dimenticare e ripartire, vale per entrambe le formazioni netine, ma se per il Noto serve per approcciare nel migliore dei modi l’appendice di stagione, per la Rinascita è un modo per ripresentarsi a settembre con nuove forze all’inizio del futuro campionato di Seconda Categoria (non escludendo una possibile domanda di ripescaggio).
Settimana agitata, ma non troppo, in casa Noto: due partite andate male non possono cancellare quanto fatto di buono fino ad adesso per una squadra partita senza il favore dei pronostici di tanti addetti ai lavori ma che se l’è giocata alla pari fino allo scontro diretto contro la Gymnica Scordia. Un passaggio a vuoto nelle ultime due partite che ha portato alle dimissioni del tecnico Paolo Tringali e all’arrivo in panchina di Saro Monaca: oggi l’ultima giornata di campionato, in trasferta con il Città di San Gregorio ormai destinato ai play-out, con i granata che devono difendere il secondo posto in classifica dal Campanarazzu, distante due punti e che gioca in casa contro il San Pietro Calcio. Dimenticare e ripartire: perché i play-off sono una competizione a parte, il Noto potrebbe sfruttare il fattore campo (o comunque i due risultati su tre al termine dei 120 minuti) e, ripetiamo, 49 punti in 25 giornate non sono certo il frutto del caso. E questo Giarratana e compagni lo sanno.
Capitolo Rinascita: contro l’FC Gravina l’ultimo impegno di campionato per i ragazzi di mister Salvo Fusca che saluteranno la Prima Categoria (almeno per il momento). L’obiettivo è salutare bene e anche qui le parole d’ordine diventano dimenticare e ripartire, dopo una stagione sicuramente non esaltante in cui non è arrivato il cambio di passo definitivo per provare a riacciuffare i play-out.
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