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Autore di un furto in un’attività e del danneggiamento del “Pitagora” di Noto, giovane collocato in comunità

Lo stesso, pertanto, veniva accompagnato in una comunità individuata dal centro di giustizia minorile a disposizione dell’Autorità Giudiziaria

Nella giornata del 6 febbraio 2024, personale del Commissariato di Noto dava esecuzione alla misura cautelare del collocamento in comunità disposta dal Gip del Tribunale per i minorenni di Catania a carico di un giovane netino per i reati di furto aggravato e danneggiamento.

I fatti si riferiscono ai primi di novembre, quando il minore, in ben due occasioni, s’introduceva con fini predatori in esercizi di ristorazione del centro storico della città di Noto. Mediante effrazione alle vetrate con l’uso di pietre, accedeva ai locali e, dopo aver rovistato, si appropriava, complessivamente, di una somma di monete pari a 40 euro prelevate dal registratore di cassa, due tablet e diverse bottiglie di vino e spumante, queste ultime per un valore complessivo pari a 600 euro.

Poco tempo dopo, a metà gennaio, il giovane tentava un ulteriore furto ai danni di altro esercizio di ristorazione e, tuttavia, non riusciva nell’intento furtivo per cause indipendenti dalla sua volontà, limitandosi a lanciare pietre contro il vetro blindato della porta di ingresso, sferrandovi contro dei calci fino ad infrangerlo parzialmente, per poi darsi alla fuga.

In ultimo, al minore veniva formalmente contestato il reato di danneggiamento ai danni di un edificio pubblico, segnatamente l’Istituto scolastico “Pitagora” di Noto: dopo aver scavalcato il muro perimetrale della scuola, scagliava dei massi di grosse dimensioni contro diversi infissi.

Gli accertamenti investigativi compiuti nell’immediatezza, consentivano di addivenire all’identità dell’autore del reato, un minorenne con precedenti di polizia, acquisendo elementi di responsabilità penale a suo carico. Il Gip, sussistendo gravi e concordanti indizi di colpevolezza a carico, emetteva misura cautelare del collocamento in comunità. Lo stesso, pertanto, veniva accompagnato in una comunità individuata dal centro di giustizia minorile a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

A seguito dei molteplici atti predatori commessi ai danni dello stesso esercizio commerciale adibito a ristorante, veniva contestualmente data esecuzione alla medesima misura cautelare a carico di altro minorenne netino, già sottoposto al collocamento in comunità per altro procedimento, per  i reati di furto e danneggiamento. Il minore, già noto agli agenti operanti per le sue numerosissime pendenze, con l’aiuto di un complice maggiorenne che fungeva da “palo”, si introduceva in più occasioni ed in orario notturno all’interno del predetto ristorante e, con l’ausilio della torcia del telefono, rovistava nel registratore di cassa per poi impossessarsi del denaro ivi custodito.


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