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Assolto per non avere commesso il fatto, imprenditore di Noto scagionato dall’accusa di incendio boschivo

"Nessuno potrà mai restituire 4 anni di ansie e preoccupazioni a un integerrimo lavoratore" commenta l'avvocato dell'imputato Salvo Andolina

Il tribunale di Siracusa ha assolto per non aver commesso il fatto un imprenditore netino di 74 anni, finito a processo per incendio boschivo.

Secondo la ricostruzione della Procura di Siracusa, l’imputato, difeso dall’avvocato Salvo Andolina, nell’agosto del 2021, avrebbe causato un rogo capace di divorare 5 ettari di macchia mediterranea tra le campagne di Noto, in una zona dove si trova un’azienda agrituristica di proprietà dello stesso imputato.

La tesi dell’accusa, così come spiegato dalla difesa, si sarebbe basata sul racconto di una esponente di un’associazione ambientalista. Nel corso del dibattimento, la difesa dell’imputato ha portato sul banco dei testimoni vigili del fuoco, personale della Forestale ed anche ambientalisti “che hanno dimostrato la inattendibilità delle accuse della teste di accusa” precisa l’avvocato Andolina.

“L’unico dispiacere in questa incredibile vicenda – ha dichiarato l’avvocato Salvo Andolina – è che nonostante l’assoluzione, nessuno potrà mai restituire 4 anni di ansie, preoccupazioni e sofferenze ad un integerrimo lavoratore e imprenditore che ha sempre lavorato per portare sviluppo nel territorio di Noto e di Avola e non per danneggiarlo. Siamo riusciti a dimostrare che l’ imputato sopraggiunto sul posto solo in un momento successivo allo scoppio dell’incendio e contemporaneamente ai soccorsi, si è subito attivato per dare loro le indicazioni necessarie e il supporto per spegnere l incendio ed evitare, al contrario di come sostenevano le accuse, che lo stesso potesse arrecare pericolo agli edifici o alle persone”.


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